Conosciamo le piante: CIPRESSO

Conosciamo le piante: CIPRESSO

CIPRESSO

Il cipresso è una conifera sempreverde, venne diffuso nella zona mediterranea durante l’epoca romana. È estremamente longevo infatti vive per diverse centinaia di anni raggiungendo altezze molto consistenti tra i 30 e i 50 metri. Il suo tronco è colonnare ed il legno è profumato con note speziate, le sue foglie sono simili a piccole squame, la chioma nel complesso assume la tipica forma a fiamma, produce delle piccole pigne anche esse molto profumate. Esistono ben 100 varietà di cipresso ma la più diffusa nel nostro territorio è il “cupressus sempervirens”. Queste piante grazie alla loro resistenza vengono utilizzate come fasce frangivento, questa resistenza è conferita dall'apparato radicale ben saldo nel terreno. Essendo anche il simbolo della vita eterna e dell’immortalità, è stato scelto come pianta decorativa dei cimiteri. Dal cipresso si estrae un olio essenziale con proprietà balsamiche ed antiinfiammatorie.

Cipresso disegno

Mito:

Nell’isola di Ceo vivevano un bellissimo giovane di nome Ciparisso e un maestoso cervo sacro. Ciparisso era molto caro ad Apollo, si dice che il dio ne fosse addirittura innamorato. Ciparisso dal canto suo era molto legato al cervo sacro, si narra che lo avesse addomesticato e che agghindasse le sue corna con corone di fiori. Il giovane ed il cervo passavano molto tempo insieme, Ciparisso accompagnava l’animale alla fonte e al pascolo. Un giorno durante una battuta di caccia tenuta in un boschetto nelle vicinanze del pascolo Ciparisso lanciò un giavellotto il quale per volere della sorte ferì mortalmente proprio l’amato cervo sacro che riposava durante le ore più calde della giornata.  Il giovane, quando si accorse di quanto era avvenuto, fu preso da una disperazione senza fine. Apollo cercò di consolarlo in ogni modo e con ogni mezzo ma la sofferenza del ragazzo era troppo radicata in lui. Alla fine mosso a pietà il dio decise di trasformarlo in un cipresso in modo che potesse piangere l’amato animale per sempre. Apollo decretò: “Da me sarai pianto, tu piangerai gli altri e sarai compagno per chi soffre”.

Dialogo:

Stare alla presenza di un imponente cipresso ci mette in relazione con la nostra genia, con i nostri avi. Il cipresso è l’albero dei defunti, i quali non sono assenti ma solamente invisibili. Rivolgiti al cipresso quando vuoi riscattare il passato, quando vuoi pacificare uno dei tuoi avi. Un avo che ha fatto una morte ingiusta o che ha compiuto un atto che si è ripercosso sulla tutta la sua genia. 

A OCCHI CHIUSI IN PIEDI DAVANTI ALL’ABERO DI CIPRESSO DICIAMO:

Spirito del cipresso ti prego mettimi in relazione coi miei avi, aiutami a riscattare il passato. Ti prego cipresso unisci il mondo visibile con quello invisibile e manda il mio messaggio.

Caro avo (NOME AVO), 

ti benedico, 

ti ringrazio, 

ti perdono, 

ti amo, 

ho fede in te. 

Una volta pronunciate queste parole abbraccia il tronco del cipresso come se fosse il tuo avo stesso e poi lascialo andare nell’amore.

Cipresso TanteTati

Marta Ayame

Autrice

Marta Ayame

Radiestesista, radionica, cristalloterapeuta, insegnante di yoga sciamanico e forest therapy guide

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